martedì, dicembre 27, 2005

MicroIntervista a MICHELE PETRUCCI







Cosa é il fumetto per te e come ci sei arrivato?

Per me è un modo di raccontare storie. Un mezzo giovane e dalle grandi
potenzialità in gran parte ancora da scoprire.
Ci sono arrivato come la gran parte dei fumettisti. Leggendo fumetti
fin dalla prima infanzia.

A quale progetto/i stai lavorando?


Principalmente ad una storia di lungo respiro a metà strada tra
l'autobiografia e il romanzo storico. Dovrebbe essere pronto per la
fine del prossimo anno.

Quali storie preferisci raccontare/ disegnare?


Tutte quelle che ritengo delle buone storie senza nessun limite di
genere. Ma ho una predilezione per le storie noir (nel senso più
generico del termine).



Quali autori italiani ammiri di più?


Quello in assoluto che ha cambiato il mio modo di vedere un fumetto è
stato Lorenzo Mattotti. Recentemente mi piace molto la spontaneità del
segno e delle storie di Gipi.




Cosa pensi delle Scuole di Fumetto?


Io non ne ho frequentata nessuna. Non so, immagino dipenda dalle
singole scuole. Certamente non sono fondamentali per diventare un buon
fumettista ma possono aiutare soprattutto ad imparare le basi del
linguaggio.





Come vedi il mercato italiano oggi?


Confuso e privo di direzione. Rispecchia la realtà culturale del
paese. Ci sono tanti editori che importano fumetti esteri ma
pochissimi che investono nei giovani fumettisti italiani che ogni
anno sono sempre meno numerosi.

Ogni autore ha un suo "sogno proibito", un desiderio, una storia da
scrivere, un personaggio da creare... il tuo qual'é?


Invece ti devo smentire. In questo momento l'unica cosa che mi
interessa è seguire e in qualche modo promuovere il mio lavoro e le
mie storie al meglio.

venerdì, dicembre 23, 2005

CARTOLINE DA AMICI






E' oramai piacevolissima consuetudine mandare e ricevere cartoline disegnate da amici fumettari!
Ne posto alcune che mi sono arrivate.

giovedì, dicembre 22, 2005

LETTERINA A BABBO NATALE





Caro Babbo Natale, un'altro anno sta passando e il regalo che ti ho chiesto l'anno scorso, quest'anno é arrivato puntuale, grosso e succulento. per quest'anno sinceramente avrei altre cose da chiederti, te ne faccio un'elenco qui in basso, spero tu possa accontentarmi come hai sempre fatto.
-Notizie serie al Tg (niente più albano e Lecciso)
-Nessuna guerra nel mondo
-Saddam in prigione a vita
-Bin Laden in prigione a vita
-Bush in prigione a vita
-La Borsellino al posto di Cuffaro
- Un cervello per Berlusconi
-Bush che chieda scusa al mondo
- più rispetto tra le persone
- qualche editore di fumetti in più in italia (Ho detto editore non edicolante o tipografo)
-Una vita senza stress
Ok! Ok! ho capito che sto esagerando! Mi accontento di un buon fumetto, una caffé e un bel libro da leggere!
Auguri a tutti

sabato, dicembre 17, 2005

MicroIntervista a WERTHER DELL' EDERA




- Cosa é il fumetto per te e come ci sei arrivato?
Per me il fumetto é: cazzotti, super-eroi, belle storie, magie di linee, fantasia, passione, disegnatori, arte, merce di scambio, spazzatura, pistole, sangue e macchine.

- A quale progetto/i stai lavorando?
Adesso ho appena finito il numero 34 di John Doe, dovrei farne un altro e nel frattempo sto lavorando su una bella storia scritta da un mio amico. Una storia de sangre, politica, mafia, sport e amore.

-Quali storie preferisci raccontare/ disegnare?
Non sono particolarmente schizzinoso. Mi piace disegnare storie d'azione ma anche intimiste, mi piacerebbe disegnare i western ( mia grande passione )ma mi piacciono anche i noir.
In generale mi piace disegnare storie che abbiano elementi forti e anche scorretti ( politicamente parlando ).

- Quali autori italiani ammiri di più?
Tra gli autori italiani che ammiro di più sicuramente metterei al primo posto e a pari merito Gino D'Antonio, Renzo Calegari, Ivo Milazzo e Giovanni Ticci ( stranamente tutti autori che hanno avuto o hanno ancora a che fare col genere Western ). Inoltre mi piacciono molto anche Nicola Mari, Paolo Bacilieri, Majo e Mastantuono.

-Cosa pensi delle Scuole di Fumetto?
Le Scuole di fumetto sono molto utili se sei capace di prendere cio che hanno da offrirti, e cioè non un lavoro, ma la loro competenza nel campo ( naturalmente gli insegnanti devono essere tutti professionisti altrimenti il gioco non funziona ).

- Come vedi il mercato italiano oggi?
Vedi la risposta successiva e traine le conseguenze.

-Ogni autore ha un suo "sogno proibito", un desiderio, una storia da
scrivere un personaggio da creare... il tuo qual'é?
Il mio sogno è quello di lavorare per gli americani, ma, per ora, i miei sogni proibiti sono: uno realizzare la storia di cui accennavo sopra ( quella de sangre etc.) per gli americani; due disegnare Quebrada ( magari sempre per gli americani).

venerdì, dicembre 16, 2005

LA FIERA DI ROMICS (2)





Foto rubate dal sito di Ketty e Giuseppe! ;)
http://www.draconico.com

mercoledì, dicembre 14, 2005

LA FIERA DI ROMICS




Questo fine settimana sono stato al Romics. Insieme a Manlio e alla collaborazione di Rossana, abbiamo gestito lo stand di Cronaca, vendendo fumetti, disegnado per la gente e chiaccherando con amici/colleghi che da parecchio non vedevo (Wé Marcel).
La Fiera sinceramente non é stata un granché, ero stato lì 5 anni fa, per presentare "L'Avvertimento" per Hazard con Affiche, ma gli stand erano distribuiti su più padiglioni. Quest'anno invece il padiglione disponibile al settore fumetto era uno soltanto, gli altri, ho saputo dopo, hanno subito danni causati da un'incendio l'anno scorso, e quindi erano chiusi. Lo spazio era ristretto ma forse più concentrato, molti editori mancavano, (alcuni addirittura romani) mentre la presenza di stand sull'artigianato fumettistico (gadget, poster, magliette, etc.) erano in sovranumero.



Malgrado tutto le vendite sono andate benissimo. Abbiamo venduto più di 250 fumetti, Avatar zero e 1 é rimasto esaurito in meno di tre giorni anche il 2 ha venduto bene. Ma anche lo Special di Avalonia non si é fatto pregare molto. Insomma resoconto finale positivo. Poi sono stato a chiaccherare e a divertirmi con Manlio che non ci vedevamo da un pò, e le cene sono state divertentissime insieme agli amici della Tunué.

mercoledì, dicembre 07, 2005

MIcroIntervista ad ANDREA ACCARDI


- Cosa é il fumetto per te e come ci sei arrivato?

Alla lettura dei fumetti mi ci ha abituato mio padre, che è un appassionato, ma lo era ancor di più ai tempi di Pratt e Battaglia. Per me il fumetto è sempre stato AVVENTURA,


- A quale progetto/i stai lavorando?

Sto lavorando sempre con Massimiliano de Giovanni a diversi progetti: finire Barcode per l'italia e seguirne la pubblicazione in francia, idem per la trilogia a colori in maxi formato di Matteo e Enrico per Soleil . Una nuova storia quotidiana sempre per la francia. Con Luca Enoch, un progetto ancora segreto! Infine, e non contemporaneamente, dovrei disegnare un altro episodio di John Doe con Bartoli e Recchioni.





-Quali storie preferisci raccontare/ disegnare?

Anche se ho un genere di storie preferite, in realtà è il modo in cui raccontarle che fa per me la differenza. Le emozioni e i sentimenti per me sono alla base di ogni storia, per questo forse mi trovo così bene con Massi.


- Quali autori italiani ammiri di più?

Molti, tanti, troppi, sarebbe comunque una lista incompleta, ne dico uno, l'ultimo in ordine di affezione, GIPI! Eccezionale.

-Cosa pensi delle Scuole di Fumetto?

Facilitano un contatto diretto dei ragazzi (alunni) con autori, più o meno affermati/professionisti del fumetto.



- Come vedi il mercato italiano oggi?

C'è davvero un mercato? A me sembra di vedere solo qualche negozio!

-Ogni autore ha un suo "sogno proibito", un desiderio, una storia da
scrivere un personaggio da creare... il tuo qual'é?

Una storia alla quale sto lavorando da tre anni, la storia di un soldato romano e un Elefante Africano durante la prima guerra punica!

martedì, dicembre 06, 2005

AUTOMOBILE AD ARIA COMPRESSA


Giovanni mi ha mandato questo articolo su un motore ad aria compressa, ho fatto un giro sui link che mi inviato e l'ho trovato molto interessante per farne un post. Le alternative per dare vita a prodotti ecologici e più economici (PER NOI) c'é, esiste. Ma naturalmente nessuno ne parla, i telegiornali preferiscono parlare delle emorroidi della Lecciso, e del tacchino risparmiato da Bush per il giorno del ringraziamento. Io lo posto dategli un'occhiata.



Guy Negre, ingegnere progettista di motori per Formula 1, che ha lavorato alla Williams per diversi anni, nel 2001 presentava al Motorshow di Bologna una macchina rivoluzionaria: la "Eolo" (questo il nome originario dato al modello), era una vettura con motore ad aria compressa, costruita interamente in alluminio tubolare, fibra di canapa e resina,leggerissima ed ultraresistente. Capace di fare 100 Km con 0,77 euro, poteva raggiungere una velocità di 110 Km/h e funzionare per più di 10 ore consecutive nell'uso urbano. Allo scarico usciva solo aria, ad una temperatura di
circa -20°, che veniva utilizzata d'estate per l'impianto di condizionamento. Collegando Eolo ad una normale presa di corrente,nel giro di circa 6 ore il compressore presente all'interno dell'auto riempiva le bombole di aria compressa, che veniva utilizzata poi per il suo funzionamento. Non essendoci camera di scoppio né sollecitazioni termiche o meccaniche la manutenzione era praticamente nulla, paragonabile a quella di una bicicletta. Il prezzo al pubblico doveva essere di circa 18
milioni delle vecchie lire, nel suo allestimento più semplice.
Qualcuno l'ha mai vista in Tv? Al Motorshow fece un grande scalpore, tanto che il sito www.eoloauto.it venne subissato di richieste di prenotazione: chi vi scrive fu uno dei
tanti a mettersi in lista d'attesa, lo stabilimento era in costruzione, la produzione doveva partire all'inizio del 2002: si trattava di pazientare ancora pochi mesi per essere finalmente liberi dalla schiavitù della benzina, dai rincari continui, dalla puzza insopportabile, dalla sporcizia, dai costi di manutenzione, da tutto un sistema interamente basato
sull'autodistruzione di tutti per il profitto di pochi.
Insomma l'attesa era grande, tutto sembrava essere pronto, eppure stranamente da un certo momento in poi non si hanno più notizie.
Il sito scompare, tanto che ancora oggi l'indirizzo www.eoloauto.it risulta essere in vendita.
Questa vettura rivoluzionaria, che, senza aspettare 20 anni per l'idrogeno (che costerà alla fine quanto la benzina e ce lo venderanno sempre le stesse compagnie) avrebbe risolto OGGI un sacco di problemi, scompare senza lasciare traccia.
A dire il vero una traccia la lascia, e nemmeno tanto piccola: la traccia è nella testa di tutte le persone che hanno visto, hanno passato parola, hanno usato Internet per far circolare informazioni. Tant'è che anche oggi, se scrivete su Google la parola "Eolo", nella prima pagina dei risultati trovate diversi riferimenti a questa strana storia. Come stanno oggi le cose, previsioni ed approfondimenti: a.. Il progettista di questo motore rivoluzionario ha stranamente la bocca cucita, quando gli si chiede
il perché di questi ritardi continui. b.. I 90 dipendenti assunti in Italia dallo stabilimento produttivo sono attualmente in cassa
integrazione senza aver mai costruito neanche un'auto.
c.. I dirigenti di Eolo Auto Italia rimandano l'inizio della produzione a data da destinarsi, di anno in anno. Oggi si parla, forse della prima metà del 2006... Quali considerazioni si possono fare su questa deprimente vicenda? Certamente viene da pensare che le gigantesche corporazioni del petrolio non vogliano un mezzo che renda gli uomini indipendenti.
La benzina oggi, l'idrogeno domani, sono comunque entrambi guinzagli molto ben progettati.
Una macchina che non abbia quasi bisogno di tagliandi né di cambi olio,che sia semplice e fatta per durare e che consumi soltanto energia elettrica, non fa guadagnare abbastanza.
Quindi deve essere eliminata, nascosta insieme a chissà cos'altro in quei cassetti di cui parlava Beppe Grillo tanti anni fa, nelle scrivanie di qualche ragioniere della Fiat o della Esso, dove non
possa far danno ed intaccare la grossa torta che fa grufolare di gioia le grandi compagnie del petrolio e le case costruttrici, senza che l'"informazione" ufficiale dica mai nulla, presa com'è a scodinzolare mentre divora le briciole sotto al tavolo...

Links utili: http://www.eoloenergie.it/html/ita.html
http://www.thecar.it/index.asp

lunedì, dicembre 05, 2005

SIAMO SU REPUBBLICA

venerdì, dicembre 02, 2005

microIntervista a MARCO FAILLA
















Cosa é il fumetto per te e come ci sei arrivato?

Bah... io ho cominciato a disegnare da piccolissimo perché mio padre
dipingeva. Ricordo che avevo sempre a portata di mano tantissimi materiali
da disegno. A parte cercare di tenermi lontano dalla roba più "sporcante" i
miei genitori mi hanno sempre incoraggiato oltre il lecito! A volte ho quasi
la sensazione di essere stato destinato: quando verso i tredici anni, come
molti, ho voluto provare a suonare uno strumento mio padre mi voleva
uccidere! Ricordo liti furiose a casa mia perché nulla doveva distrarmi dal
disegno. E pensare che suono ancora... I primi fumetti che ho letto non
limitandomi a guardare le figure erano gli Sturmtruppen di Bonvi intorno
agli otto anni (otto anni miei... non di Bonvi...). Principalmente si
trattava di vecchi remainders che mio padre mi comprava nelle bancarelle di
libri usati... oscar mondadori, eureka pocket... quindi: Jacovitti, Breccia,
Zio Tibia, Andy Capp... Quello che mi ha rapito sin da subito dei fumetti è la
potenza comunicativa che riescono a sprigionare con pochissimi mezzi. Io
trovo che si tratti della forma d'espressione popolare per eccellenza.
chiunque riesce a capire i fumetti! Non sei costretto a mettere il finale
strappalacrime per rientrare nei costi di produzione come succede sempre più
spesso nel cinema! Anche se sei un analfabeta poco male: cercando di dare un
senso narrativo alle figure escono fuori cose interessanti! All'età di
undici anni ho deciso di cercare di diventare un
professionista e ormai non riesco a immaginare di guadagnarmi da vivere
facendo qualcos'altro.



A quale progetto/i stai lavorando?

Dall'inizio della scorsa estate faccio l'inchiostratore per
Monster Allergy. Saltuariamente inchiostro anche varie cose delle Tea
Sisters. In questo momento sto cercando di concretizzare vari progetti come
disegnatore di cui preferisco non parlare per scaramanzia, sto facendo le
copertine per due cd di death metal e fra breve inizierò una breve storia di
furries. Anche se ho quasi sempre lavorato come inchiostratore mi considero
un disegnatore a tutti gli effetti... infatti sono un frustrato.







Quali storie preferisci raccontare?

In realtà non mi interessa molto cosa racconto ma come... certo però
che sarebbe bello potere trattare i temi che mi sono per natura più
congeniali ma se entro in un negozio di fumetti (quasi mai) compro
principalmente in base alla qualità del disegno.mi guardano sempre male
perché apro sistematicamente tutti i fumetti! Anni fa pensavo di avere delle
difficoltà a disegnare roba "edulcorata" ma la mia sete di denaro mi ha
permesso di fare anche questo... purtroppo sono un deviato e non ho ancora
capito come mettere a frutto questo mio difetto:-D In definitiva mi
piacerebbe gravitare fra l'horror e il porno. Mi piace creare un piccolo
"shock" tutte le volte che ne ho la possibilità. il motivo lo ignoro. Sono
fermamente convinto del fatto che le cose sbagliate siano le più divertenti
da fare. Ovviamente non mi riferisco a genocidi omicidi e cattive azioni di
questo calibro... Ci ho ragionato parecchio e sono quasi arrivato a
spiegarlo "scientificamente".il fatto è che ho una scala di valori capovolta
riguardo la maggior parte degli argomenti. Spesso mi ritrovo a pensare quale
potrebbe essere la cosa peggiore da fare nelle diverse situazioni e a come
sarebbe divertente poterlo fare sul serio. Credo che, se lasciato libero, mi
ritroverei avvolto in un vortice di bassezza... meraviglioso! Per fortuna
nei fumetti posso fare quello che voglio senza arrecare danni permanenti a chi
mi sta vicino... spero solo di non influenzare nessuno! Però, nella mia
ottica, influenzare negativamente qualcuno sarebbe uno spasso... potrei
continuare così per ore.


Quali autori italiani ammiri di più?

Battaglia! In genere tutti quelli che sanno raccontare e che non
disegnano a tassametro. e, anche se sono la stragrande minoranza, ce ne sono
parecchi! Non amo molto i Bonelli... anche se ne conosco uno bravissimo!



Cosa pensi delle Scuole di Fumetto?

Io ne ho frequentata una per un anno ed è stata un'esperienza
positivissima. Però mi innervosivano alcuni miei colleghi figli di papà che
non sfruttavano al meglio l'opportunità datagli dai rispettivi "papy".
Insomma: se viene scelta con cura e si ha determinazione e un minimo di
spirito di sacrificio una scuola specifica può aiutare molto. Nel corso
degli anni mi è capitato di essere coinvolto in qualità di insegnante in
diverse scuole o corsi dedicati al fumetto ed è bello vedere qualche allievo
che va avanti.





Come vedi il mercato italiano oggi?

Malissimo!! La stragrande maggioranza degli editori italiani sono
inadeguati per non dire peggio (tipo che sono degli stronzi...) Credetemi se
vi dico che mi piacerebbe potere pensare il contrario... non sarebbe affatto
male potere sperare di lavorare bene in italia! La maggior parte di quello
che esce in edicola prodotto in italia è, a mio avviso, solo spazzatura. Il
fatto che gli autori sono spesso sottopagati non aiuta affatto. Bisognerebbe
farsi un piccolo esame di coscienza, paragonare il nostro mercato con gli
altri e smetterla di pubblicare copie di copie di copie. L'italia è
notoriamente un paese pieno di gente furbissima: se una cosa piace nel giro
di un istante ci sono in giro i cloni. Andrebbe anche bene se poi sti cloni
non rimanessero in giro per venti anni! Qui nessuno vuole rischiare di
perdere neanche un euro! Qui c'è ancora gente convinta di
arricchirsi scopiazzando qualche fenomeno editoriale di metà anni ottanta!
Altri che cercano di copiare se stessi senza riuscirci! Basta!! Ormai certi
modelli sono indubbiamente improponibili!! Eppoi quello che mi stupisce di
più sono i lettori: ma perché? Perchè pagare per leggere certa roba? Un bel
diluvio universale-editoriale potrebbe non essere una cattiva idea.


Ogni autore ha un suo "sogno proibito", un desiderio,
una storia da scrivere un personaggio da creare... il
tuo qual è?




Non saprei...sai che non ci ho mai pensato? In questo momento sono occupato
a sperare nella soluzione di problemi più materiali. Magari non appena sarò
diventato un famoso disegnatore multimiliardario qualcosa mi verrà in
mente...

NUOVA STAGIONE GIORNALISTICA

Nati puramente per caso, Le MicroInterviste tornano a grande richiesta. Molti amici, hanno piacevolmente gradito l'idea e me ne hanno chieste altre. eccoli accontentati.
Le domande rimangono sempre quelle, e le risposte continuano ad essere sempre le più disparate e assolutamente diverse da autore ad autore.

giovedì, dicembre 01, 2005

PRESENTAZIONE DA ALTROQUANDO













Per Avatar saranno presenti Rossana Baldanza (creatrice e sceneggiatrice), Claudio Stassi (disegnatore), Sergio Algozzino (copertinista), Gianluca Gugliotta (disegnatore), Antonio Panepinto (sceneggiatore), Alessandro Bianco (disegnatore), Maurizio Clausi (grafico); per Avalonia interverrà invece Roberto di Salvo, disegnatore dello special, oltre che del primo numero della scorsa serie.
Saranno ovviamente elargiti disegni al pubblico.

Per informazioni:
Altroquando, c.so Vittorio Emanuele 145
091.6114732
altroquando@tin.it

domenica, novembre 27, 2005

IL GATTO NERO E' UN TOGO


Era il 2000 o il 2001 quando per la prima volta vidi nella libreria di fumetti che bazzicavo durante i miei trascorsi spagnoli il primo volume di Blacksad.
Ne restai subito colpito. In copertina il faccione di John mi fece subito simpatia. Forse perché io ho sempre amato i gatti, sopratutto quelli neri, ma anche perché i disegni erano realmente spettacolari.Guarnido, é un disegnatore Disney da parecchi anni, lavora e ha lavorato a produzioni cinematrografiche e Blacksad é stato il suo primo lavoro a fumetti. Il tratto morbido e il disegno realistico, enfatizzato dalla visione antropomorfica di animali/personaggi che vivono avventure in piena ambientazione NOIR. Un Hard Boiled che esce dai film degli anni '50 di humphrey bogart, un pò retrò nella grafica, ma assolutamente innovativo nel segno e sui personaggi. I colori sono fatti a mano dall'autore stesso, splendidamente aggiungerei. Un prodotto da artista di bottega, purtroppo,prodotti sempre meno accettati dagli editori francesi stessi, che cominciano a preferire la colorazione digitale, se pur di un certo gusto, a quella manuale.
Le storie sono scritte da Canales, collega e amico di Guarnido. Il suo lavoro é sicuramente in crescita. Se pur la prima storia sia molto classica nel genere, riesce a dare forza e spessore sopratutto all'idea di base di usare animali/personaggi, vero punto di forza di Blacksad. Nel secondo e anche sul terzo le storie prendono coscienza, e portano John in avventure entusiasmanti, sempre leggere anche se con forti temi sotto (vedi il terzo). Le storie sono sempre autoconclusive. Ultimamente ho preso anche un dietro le quinte di Blacksad, che per chi fa questo mestiere, credo sia una vera bibbia. Spiega dettagliatamente il percorso che hanno portato gli autori al progetto e lo studio di Guarnido sugli storyboard e sulle matite. Blacksad in Francia edito Dargaud ha vinto tantissimi premi e ha raggiunto grandissime tirature di vendita. In Italia é stato pubblicato dalla Lizard...ma nessuno ne parla.
I gatti neri portano sfortuna? chiedetelo agli autori...

giovedì, novembre 24, 2005

DISEGNARE DAL VERO








Era parecchio che non mi fermavo a disegnare dal vero . L'altro giorno con la Classe siamo andati a Villa Giulia in via Lincon quasi di fronte la sede del giornale di Sicilia e (ancora più importante) il Bar RosaNero. Al freddo ci siamo messi a disegnare tutti quanti. io ho realizzato questi due disegni. Quando il sole se né andato ci siamo spostati al fatidico Bar dalle Arancine Bomba, e abbiamo mangiato la torta di mele preparata da Floriana... Ottima!




E' stata una bella esperienza che spero di ripetere prima o poi. realizzare un disegno dal vero, analizzarlo guardando bene le forme, le distanze é un'esercizio molto utile, é più facile usare le foto per la documentazione delle tavole, ma spero prima o poi di fare un fumetto utilizzando soltanto immagini dal vero.Un esempio pratico é Carnet di Viaggio di Thompson.

mercoledì, novembre 23, 2005

IL MARE D'INVERNO.....

Finalmente anche da noi é arrivato l'inverno; ogni volta che passa l'estate sembra che un fusoorario "temporale" si abbatta sulla Sicilia e ci faccia patire prima di arrivare a temperature da "Bianco Natale". A parte il fatto che la neve a Palermo l'ho vista soltanto 1 volta in vita mia, quest'anno sembrava proprio che le temperature non volessero scendere! Eppure siamo quasi a Dicembre.
Questo fine settimana spero di andare a vedere il mare dal mio villino, il mare d'inverno é un catalizzatore di tranquillità immenso!
Naturalmente malgrado la mia felicità sul cambio di temperatura (io ODIO l'estate), i virus influenzali hanno già collaudato il mio bel corpo trasformando il mio naso in un rubinetto rotto. Ora va un po meglio, ma ieri ero proprio da buttare. Sono riuscito a lavorare su un paio di pagine di storyboard e dopo cena vado a casa di Sergione che quest'oggi compie gli anni! Stasera porto la macchina digitale e farò un reportage da postare presto qui nei prossimi giorni.

sabato, novembre 19, 2005

LO SCIACALLAGGIO DEI MEDIA


Qualche giorno fa, é morto Eddie guerrero, ne ho parlato in un post, e devo dire che ero parecchio scosso dall'accaduto, tanto da non sentirmela di parlarne subito. Chi mi conosce sa quanto sia appassionato a questo Sport-Spettacolo e di come Eddie fosse sicuramente tra i miei protetti. Con la sua morte se né andato per me un amico, un personaggio che mi ha fatto ridere, arrabiare, soffrire e sopratutto divertire. Perché Eddie era si un grande atleta e anche uno straordinario show-man, ma era anche un uomo sempre allegro e pieno di voglia di vivere.
I telegiornali sono stati TUTTI dei grandissimi pezzi di merda! Hanno proclamato la sua morte dando per scontato che le cause fossero legate all' Alcol e alla droga e naturalmente in un periodo dove i vari "Lapo" e "Calissano" hanno raccolto forte consenso di auditel, hanno cavalcato l'onda teorizzando giudizi senza avere, ancora, l'autopsia di Eddie. Poi naturalmente, cosa da non dimenticare, é un lottatore di Wrestling!Cavolo ma qui ci sta un servizio con i fiocchi, lo sport più bisfrattato del momento, uno dei più forti muore (sicuramente per overdose visto che era un drogato) e magari ci metto 2 nomi che trovo su internet con cui lottava e ho fatto l'articolo! Siete tutti delle merde!
Proprio questa mattina l'autopsia ha dimostrato che le vere cause della morte di Eddie dipendono ad un'infarto dovuto alla continua, stressante, attività fisica, e alla malformazione che le vene avevano subito negli oramai LONTANI anni in cui faceva uso di droghe. Era pulito, il medico che ne ha segnato gli esami, non ha trovato nessuna tracce di droghe nel sangue. Il suo passato l'ha tradito e ucciso.Certo però nessun MEDIA ne ha parlato, perché parlarne adesso? A che serve? Non fa notizia! E poi andrebbe contro tutto quello che abbiamo teorizzato prima, dovremmo dire che abbiamo sbagliato!
SCIACALLI!!!!
Stefano Benzi (l'unico che realmente potrebbe parlarne) ha fatto una bel saluto ad Eddie, un servizio dove le immagini delle sue Frog-Splash e dei suoi tres amigos, la cintura di campione del mondo vinta a Wrestmania XX, gli abbracci con Rey Misterio e Crish Benoit, scorrevano su parole che mi sono rimaste impresse:
"Il confine spesso sottile, a volte appena percettibile tra la verità e la finzione che circonda il wrestling, spesso ti inganna. E ti porta a pensare che questi atleti, autentici superuomini capaci di risorgere dalle proprie ceneri, di inventarsi una nuova vita, una nuova identità, e di rinascere sul ring dopo essere stati dichiarati morti sepolti, siano indistruttibili.

E infatti a volte la finzione è più bella: io sinceramente lo penso davvero. Il wrestling riesce a chiudere fuori dalla porta di casa mia, anche solo per pochi minuti, tutte le cose orrende di questa vita. E di fronte a una realtà virtuale che offende l'intelligenza, o a un reality show che la tv mi propina dietro ogni angolo, preferisco i cartoni animati, l'Uomo Ragno, Babbo Natale. Mi auguro di restare così per tutta la vita: perché a un uomo finto che gioca a sembrare vero, e ne siamo circondati, preferisco un uomo vero che gioca a fare il finto, e mi costringe a uscire allo scoperto, a mettermi in gioco, a inventare il mio ruolo.

Eddie Guerrero ha avuto una vita difficile, molto difficile: non era un santo e neppure un eroe. Niente agiografie per lui, neppure ora che ci ha lasciato: ma ha avuto il coraggio di affrontare i suoi fantasmi, spesso anche nel modo sbagliato, e di provare a sconfiggerli. I fantasmi era stata in passato la dipendenza da sostanze che uccidono e una malattia maledetta: la depressione.

Chi sa di che cosa sto parlando lo può testimoniare: la depressione è una bestia orrenda, che ti logora, ti corrode, ti toglie ogni certezza e finisce per annullarti, portandoti a pensare che una fine immediata sia più opportuna di un'esistenza lenta e sofferta. A suo modo Eddie è stato un simbolo: quasi morto è tornato a volare, abbandonato a se stesso è tornato a farci sognare, a imbestialirci quando giocava a fare il cattivo e a farci sorridere quando piegava il suo sorriso in un ghigno beffardo, per diventare di nuovo l'amico buono e sbruffone.

Eddie era il compagno dell'ultimo banco, sempre in ritardo e mai preparato; era la pecora nera della famiglia, il cugino che per primo ha fumato e che a scuola è stato sospeso. Eddie interpretava quel fantastico istrione del quale non si può fare a meno quando lo spettacolo langue, e che da solo, anche camminando, fa sua la scena. Perché nessuno era in grado di occuparla come lui.

Il mio massimo rispetto per un'artista del genere potrebbe non bastare. Perché dietro l'artista, sorridente, sguaiato e sempre eccessivo, c'era l'uomo: con tutte le sue angosce e le sue debolezze. Che poi sono le mie, le vostre.

Eddie lo ricorderò perché mi ha insegnato a volare dopo che si è caduti pesantemente, a rialzarmi dopo che il mondo ti ha voltato le spalle. Non mi importa come è morto, per me non fa molta differenza. E soprattutto non mi interessa come diranno che è morto, o quello che la gente penserà del suo passato che purtroppo fa notizia. E cancella il rispetto. Sociologi, psicologi, educatori, dall'alto di un trono che onestamente non so chi e perché gli abbia messo sotto il sedere pontificheranno su educazione, valori, e faranno a gara a conquistare un iscritto al movimento delle menti indifese.

Lasciamoli parlare i soloni e i tuttologi.

Io penso a quel ghigno e all'uomo, ai suoi voli e alle sue debolezze: al suo immenso talento.

Le voci non le sento neanche, le orecchie sono chiuse dal dolore. Mi interessa che quel compagno dell'ultimo banco, non c'è più, e mi manca già. Giovedì ad Ancona dovevo incontrarlo, ieri mattina stavo preparando le domande da fargli e una doveva essere: “Quanto è bella la luce dopo che si è toccato il fondo e il buio?”

Mi avrebbe risposto, forse ironicamente o con un mezzo sorriso non mi avrebbe detto nulla: ma ora che si gode lo show dal palco d'onore del bordo ring Eddie, ti sono vicino e sono io a dirti “grazie”.

Riposa in pace, e goditi lo spettacolo, mi camaro.


ADDIO EDDIE...!!
Will never die.. W La raza"

mercoledì, novembre 16, 2005

LE OPERE DI GIPI



Ho letto "Questa é la stanza" e "Appunti per una storia di guerra", di Gipi, ed ho aspettato qualche giorno prima di scrivere qualcosa su queste due opere letterarie,avevo bisogno di far scorrere le parole e le immagini da poco "incanalate" lasciando che si agganciassero a me sotto forma di sensazioni, riflessioni e commenti!
Opere come quelle che fa GIPI subiscono la necessità dell'"attesa", un pò come davanti un quadro di Kline o davanti una tela tagliata di Fontana. Permettetemi di dire che non esagero, le opere di Gipi mi danno le stesse forti sensazioni!
Ho infatti scomodato 2 grandi artisti (kline e Fontana) che se pur in maniera differente entrano all'interno del fruitore con totale gentilezza, nessuna violenza, quasi in silenzio, come una visita cortese. Ecco le storie di GIPI mi danno la medesima sensazione, semplici e delicate entrano silenziose senza nessuna pretesa nel lettore e scivolano addosso a volte dolci, spesso crude ma radenti e gentili.
Due storie diverse, una parla di una guerra, e della vita che cambia radicalmente nelle zone colpite. I protagonisti sono tre amici uniti per la pelle, con un filo conduttore che li accomuna, la ricerca del coraggio e della vittoria sulla paura. l'altra invece, racconta di una giovane band rock. ragazzotti che vivono su ideali compressi dall'ignoranza e dai media che trovano nella "stanza" in cui suonano le emozioni più forti. il rpimo é in bianco e nero, il secondo a colori. Credo che la scelta non sia casuale. Il bianco e nero per "Appunti per una storia di guerra" credo fosse imprescindibile. Ho per qualche attimo rivisto nel racconto "La grande guerra", ma anche Schinderlist e sopratutto "Ragazzi di vita" di Pasolini!
"Questa é la stanza", é ovviamente a colori, scansonato e più puro, i colori caldi e teneri allo stesso tempo, un'elogio alla poesia. bellissima la scena delle donne in penombra nella stanza che parlano riflesse dalla luce lunare.
Queste due meraviglie, sono state pubblicate dalla Coconino Press, casa editrice italiana che produce dei prodotti di altissima qualità artistica in confezioni molto eleganti.
Li consiglio a tutti.

DEBBIE CHINA

martedì, novembre 15, 2005

DOPO LUCCA.... MESSINA!












Ero tornato da appena un giorno dalla marcia di Lucca e sono stato catapultato a Messina per una conferenza sul fumetto, é stato bello perché ho presentato AVATAR ed alcuni già lo conoscevano! "Cazzo" ho risposto io, "ma se é uscito a Lucca in anteprima? " Mi hanno risposto che l'hanno visto sull' anteprima di CUS! Piccole soddisfazioni, che mi hanno portato a fare disegni a raffica di tutti i tipi. e' stata divertente, e poi ho rivisto Michela, Marco e Gabriella che non vedevo da parecchio e Giovanni che non vedevo da.... 2 giorni : )

lunedì, novembre 14, 2005

EDDIE GUERRERO SE N E' ANDATO!


Eddie Guerrero, uno dei miei Wrestler preferiti, ci ha lasciati questa mattina!
l' ho appena saputo e ancora non riesco a crederci! Eddie era in tour con la WWE, tra una settimana doveva venire anche in Italia! Il comunicato ufficiale sul sito della WWE parla di decesso nella camera d'albergo, ma non parla di quali siano le cause! Non riesco a trovare le parole per descrivere un personaggio così straordinariamente forte che stava vivendo uno dei momenti più alti della sua carriera! Il feud con Batista lo stava riportando all'attenzione del pubblico e dopo lo scontro con Rey Misterio era tornato ad essere "La Raza"! Carismatico, atletico, forte e veterano! L'unico poster che capeggia nella mia stanza é il suo volto sorridente, Mi mancherai Eddie!

mercoledì, novembre 09, 2005

OMAGGIO A DEBBIE DILLINGER


Ho seguito giornalmente le strisce su Comicus di Debbie e man mano che la storia andava avanti mi affezionavo (da lettore) sempre di più a questo personaggio. A Lucca ne é uscito il fumetto stampato; l' intera storia (così ho letto anche come finisce) mi ha colpito! Certo é un Noir e il concept della serie é spesso stereotipato, ma Debbie mi ha colpito nella costruzione della narrazione assolutamente in linea con la sintesi della STRISCIA.Calvaruso-Rizzo-Scalmani hanno fatto un'ottimo lavoro narrativo (la scena ddel suo svestirisi sott'acqua mi é piaciuto molto), ma la forza a mio parere é il segno essenziale, forte perfetto per una storia NOIR di daniele Tomasi.
Ho subito pensato ad un'omaggio per Debbie, ecco la matita! Spero presto di farne anche la china.

martedì, novembre 08, 2005

LUCCA REPORTAGE FOTOGRAFICO











Grazie alle foto di alcuni amici, sono riuscito a mettere insieme un mini reportage della Lucca 2005.
Una cosa che mi riempie di gioia é stata la presenza della Scuola del Fumetto di Palermo in Fiera a soli 2 anni dalla nascita. Una presenza tanto importante quanto storica per noi tutti! Nelle foto alcuni allievi e docenti all'opera.
Sopra foto della conferenza di Cronaca, con io Rossana, Manlio, Salvatore, (Manuela e Azzurra, c'erano ma sono fuori campo).



sabato, novembre 05, 2005

LUCCA E' SEMPRE LUCCA



Sono tornato soltanto ieri dalla trasferta Toscana che mi ha visto al tavolo da lavoro in fiera a Lucca e al riposo per tre giorni a Firenze da mia nonna e i miei zii. E si, questa pausa nel capoluogo toscano mi ci voleva proprio, sopratutto perché questa Lucca é stata per me una delle più belle ma anche tra le più stancanti. In primis per il viaggio di merda che la Meridiana mi ha fatto fare, sballottandomi a Bologna anzicché a firenze come da biglietto, e poi col pullman ho fatto 2 ore di coda in autostrada per arrivare in aeroporto a Florencia, dopo un autobus che mi ha portato in stazione e infine 1 ora e mezzo per arrivare a Lucca, conclusione mi sono fottuto il primo giorno di fiera. Ma il giorno dopo mi sono rifatto, sono stato per la maggiore allo stand di Cronaca di Topolinia a disegnare per il numero uno di Avatar che per la cronaca é stato insieme ad Avalonia Special il più venduto della casa editrice, WOW! Questo mi riempie di gioia,aspetterò critche e giudizi in merito al lavoro.
In questi 4 giorni c'é stato un tempo meraviglioso, quasi non sembrava Lucca, soltanto l'ultimo giorno la cittadina medievale é uscita allo scoperto, piovendo a dirotto per tutto il giorno, inondando una parte dello stand dei collezionisti, incazzati con i dirigenti della fiera (giustamente) hanno richiesto l'aiuto dei vigili, che ho trovato sinceramente poco preparati alla situazione. Mi sono quindi chiesto "e se fosse piovuto (come ogni anno) tutti i giorni?" "Cosa sarebbe successo?" Mah! per fortuna é finita bene!
tornando alle cose belle, ho comprato dei volumi alla Coconino Press, tutti splendidi!
I due i Gipi che mi mancavano, Uno di Igort, Carnet di Viaggio di Thompson (quello di Blanket), Il bellissimo di Toffolo, e quello su Little Nemo, con gli omaggi di molti autori! Questa é stata la mia spesa più bella! Poi mi sono imbattuto sui volumi PlayPress "svenduti" totalmente! 300 di Miller é stato subito mio! E poi sono passato dallo stand di Comicus dove ho preso e letto Debbie Dillinger che ho votato come la rivelazione della fiera del 2005 e 12 con dentro due storie di due "mascalzoni" che conosco bene. Inoltre ho visto cose bellissime allo stand della "BD/Alta Fedeltà". Consiglio a tutti di vedere i loro prodotti, credo siano i più eterogenei che si possano trovare in una casa editrice, e sicuramente di qualità molto alta! Uno tra tutti il volume 4 di Alta fedeltà e 100 Anime del buon vecchio Alfio!
Moltissimi prodotti nuovi meritavano di essere presi, ma le borse e sopratutto le tasche, non lo permettevano, così mi sono ripromesso di prenderli a Romix...ma questa é un'altra storia!

giovedì, ottobre 27, 2005

IL FRONTESPIZIO










Ecco il frontespizio per la mia storia sul "Primitivo Magazine".

ALLE PORTE DI LUCCA

Lucca é oramai vicina, e io sto mettendo in ordine tutto quanto, prima di prendere il volo per 1 settimana a base di fumetti! Sarà bello rivedere tanti amici e chiaccherare con loro di nuove uscite e progetti futuri. Sono curioso di sapere come andrà AVATAR, spero bene, e poi finalmente conosco alcuni autori che ho sentito soltanto per telefono o per mail! Nell'attesa del mio ritorno posto il frontespizio che ho realizzato per la mia storia sul "Primitivo Magazine

domenica, ottobre 23, 2005

LE 24 ORE PRIMITIVE





Qualche settimana fa abbiamo visto all'opera sul sito dello SpazioBianco un gruppo di 20 professionisti del mondo dei fumetti, che hanno dato vita ad una manifestazione mostruosamente bella!!! La 24h fumetto!Tra l'altro lavori meravigliosi, ricchi e potenti sia sui testi che sui disegni! Spero ne faranno presto un libro! Tutti e dico tutti veramenti belli!
Mi sono mangiato le mani a non esserci andato (e pensare che Calzolari me l'aveva anche chiesto), fatto sta che parlandone tra amici qui nella ridente "Terronia" abbiamo deciso di farlo anche noi, con un regolamento totalmente diverso.





Bisognava produrre un albo di 40 pagine, ognuno di noi doveva fare 5 tavole a testa, il "Primitivo Editore" li avrebbe pubblicati. ce l'abbiamo fatta! e' stato micidiale, divertentissimo, un'esperienza che spero presto di rifare! Qui potete trovare tutto l'esodo della produzione, filmata e monitorata dal primitivo in persona!




Non possono mancare i ringraziamenti, in Primis al Marcone Failla che ha messo casa, mangiare e tv per tutto quello che di più trash é stato prodotto nel mondo, e poi a Sergio, Aurelio, Roberto, Il primitivo e primitivas , Cecilia e naturalmente Tano!
Il volume sarà presto stampato e quindi ci faremo un'altra bella serata con tavole esposte, fiumi di Coca Cola e tonnellata di cioccolata!