martedì, dicembre 27, 2005

MicroIntervista a MICHELE PETRUCCI







Cosa é il fumetto per te e come ci sei arrivato?

Per me è un modo di raccontare storie. Un mezzo giovane e dalle grandi
potenzialità in gran parte ancora da scoprire.
Ci sono arrivato come la gran parte dei fumettisti. Leggendo fumetti
fin dalla prima infanzia.

A quale progetto/i stai lavorando?


Principalmente ad una storia di lungo respiro a metà strada tra
l'autobiografia e il romanzo storico. Dovrebbe essere pronto per la
fine del prossimo anno.

Quali storie preferisci raccontare/ disegnare?


Tutte quelle che ritengo delle buone storie senza nessun limite di
genere. Ma ho una predilezione per le storie noir (nel senso più
generico del termine).



Quali autori italiani ammiri di più?


Quello in assoluto che ha cambiato il mio modo di vedere un fumetto è
stato Lorenzo Mattotti. Recentemente mi piace molto la spontaneità del
segno e delle storie di Gipi.




Cosa pensi delle Scuole di Fumetto?


Io non ne ho frequentata nessuna. Non so, immagino dipenda dalle
singole scuole. Certamente non sono fondamentali per diventare un buon
fumettista ma possono aiutare soprattutto ad imparare le basi del
linguaggio.





Come vedi il mercato italiano oggi?


Confuso e privo di direzione. Rispecchia la realtà culturale del
paese. Ci sono tanti editori che importano fumetti esteri ma
pochissimi che investono nei giovani fumettisti italiani che ogni
anno sono sempre meno numerosi.

Ogni autore ha un suo "sogno proibito", un desiderio, una storia da
scrivere, un personaggio da creare... il tuo qual'é?


Invece ti devo smentire. In questo momento l'unica cosa che mi
interessa è seguire e in qualche modo promuovere il mio lavoro e le
mie storie al meglio.

venerdì, dicembre 23, 2005

CARTOLINE DA AMICI






E' oramai piacevolissima consuetudine mandare e ricevere cartoline disegnate da amici fumettari!
Ne posto alcune che mi sono arrivate.

giovedì, dicembre 22, 2005

LETTERINA A BABBO NATALE





Caro Babbo Natale, un'altro anno sta passando e il regalo che ti ho chiesto l'anno scorso, quest'anno é arrivato puntuale, grosso e succulento. per quest'anno sinceramente avrei altre cose da chiederti, te ne faccio un'elenco qui in basso, spero tu possa accontentarmi come hai sempre fatto.
-Notizie serie al Tg (niente più albano e Lecciso)
-Nessuna guerra nel mondo
-Saddam in prigione a vita
-Bin Laden in prigione a vita
-Bush in prigione a vita
-La Borsellino al posto di Cuffaro
- Un cervello per Berlusconi
-Bush che chieda scusa al mondo
- più rispetto tra le persone
- qualche editore di fumetti in più in italia (Ho detto editore non edicolante o tipografo)
-Una vita senza stress
Ok! Ok! ho capito che sto esagerando! Mi accontento di un buon fumetto, una caffé e un bel libro da leggere!
Auguri a tutti

sabato, dicembre 17, 2005

MicroIntervista a WERTHER DELL' EDERA




- Cosa é il fumetto per te e come ci sei arrivato?
Per me il fumetto é: cazzotti, super-eroi, belle storie, magie di linee, fantasia, passione, disegnatori, arte, merce di scambio, spazzatura, pistole, sangue e macchine.

- A quale progetto/i stai lavorando?
Adesso ho appena finito il numero 34 di John Doe, dovrei farne un altro e nel frattempo sto lavorando su una bella storia scritta da un mio amico. Una storia de sangre, politica, mafia, sport e amore.

-Quali storie preferisci raccontare/ disegnare?
Non sono particolarmente schizzinoso. Mi piace disegnare storie d'azione ma anche intimiste, mi piacerebbe disegnare i western ( mia grande passione )ma mi piacciono anche i noir.
In generale mi piace disegnare storie che abbiano elementi forti e anche scorretti ( politicamente parlando ).

- Quali autori italiani ammiri di più?
Tra gli autori italiani che ammiro di più sicuramente metterei al primo posto e a pari merito Gino D'Antonio, Renzo Calegari, Ivo Milazzo e Giovanni Ticci ( stranamente tutti autori che hanno avuto o hanno ancora a che fare col genere Western ). Inoltre mi piacciono molto anche Nicola Mari, Paolo Bacilieri, Majo e Mastantuono.

-Cosa pensi delle Scuole di Fumetto?
Le Scuole di fumetto sono molto utili se sei capace di prendere cio che hanno da offrirti, e cioè non un lavoro, ma la loro competenza nel campo ( naturalmente gli insegnanti devono essere tutti professionisti altrimenti il gioco non funziona ).

- Come vedi il mercato italiano oggi?
Vedi la risposta successiva e traine le conseguenze.

-Ogni autore ha un suo "sogno proibito", un desiderio, una storia da
scrivere un personaggio da creare... il tuo qual'é?
Il mio sogno è quello di lavorare per gli americani, ma, per ora, i miei sogni proibiti sono: uno realizzare la storia di cui accennavo sopra ( quella de sangre etc.) per gli americani; due disegnare Quebrada ( magari sempre per gli americani).

venerdì, dicembre 16, 2005

LA FIERA DI ROMICS (2)





Foto rubate dal sito di Ketty e Giuseppe! ;)
http://www.draconico.com

mercoledì, dicembre 14, 2005

LA FIERA DI ROMICS




Questo fine settimana sono stato al Romics. Insieme a Manlio e alla collaborazione di Rossana, abbiamo gestito lo stand di Cronaca, vendendo fumetti, disegnado per la gente e chiaccherando con amici/colleghi che da parecchio non vedevo (Wé Marcel).
La Fiera sinceramente non é stata un granché, ero stato lì 5 anni fa, per presentare "L'Avvertimento" per Hazard con Affiche, ma gli stand erano distribuiti su più padiglioni. Quest'anno invece il padiglione disponibile al settore fumetto era uno soltanto, gli altri, ho saputo dopo, hanno subito danni causati da un'incendio l'anno scorso, e quindi erano chiusi. Lo spazio era ristretto ma forse più concentrato, molti editori mancavano, (alcuni addirittura romani) mentre la presenza di stand sull'artigianato fumettistico (gadget, poster, magliette, etc.) erano in sovranumero.



Malgrado tutto le vendite sono andate benissimo. Abbiamo venduto più di 250 fumetti, Avatar zero e 1 é rimasto esaurito in meno di tre giorni anche il 2 ha venduto bene. Ma anche lo Special di Avalonia non si é fatto pregare molto. Insomma resoconto finale positivo. Poi sono stato a chiaccherare e a divertirmi con Manlio che non ci vedevamo da un pò, e le cene sono state divertentissime insieme agli amici della Tunué.

mercoledì, dicembre 07, 2005

MIcroIntervista ad ANDREA ACCARDI


- Cosa é il fumetto per te e come ci sei arrivato?

Alla lettura dei fumetti mi ci ha abituato mio padre, che è un appassionato, ma lo era ancor di più ai tempi di Pratt e Battaglia. Per me il fumetto è sempre stato AVVENTURA,


- A quale progetto/i stai lavorando?

Sto lavorando sempre con Massimiliano de Giovanni a diversi progetti: finire Barcode per l'italia e seguirne la pubblicazione in francia, idem per la trilogia a colori in maxi formato di Matteo e Enrico per Soleil . Una nuova storia quotidiana sempre per la francia. Con Luca Enoch, un progetto ancora segreto! Infine, e non contemporaneamente, dovrei disegnare un altro episodio di John Doe con Bartoli e Recchioni.





-Quali storie preferisci raccontare/ disegnare?

Anche se ho un genere di storie preferite, in realtà è il modo in cui raccontarle che fa per me la differenza. Le emozioni e i sentimenti per me sono alla base di ogni storia, per questo forse mi trovo così bene con Massi.


- Quali autori italiani ammiri di più?

Molti, tanti, troppi, sarebbe comunque una lista incompleta, ne dico uno, l'ultimo in ordine di affezione, GIPI! Eccezionale.

-Cosa pensi delle Scuole di Fumetto?

Facilitano un contatto diretto dei ragazzi (alunni) con autori, più o meno affermati/professionisti del fumetto.



- Come vedi il mercato italiano oggi?

C'è davvero un mercato? A me sembra di vedere solo qualche negozio!

-Ogni autore ha un suo "sogno proibito", un desiderio, una storia da
scrivere un personaggio da creare... il tuo qual'é?

Una storia alla quale sto lavorando da tre anni, la storia di un soldato romano e un Elefante Africano durante la prima guerra punica!

martedì, dicembre 06, 2005

AUTOMOBILE AD ARIA COMPRESSA


Giovanni mi ha mandato questo articolo su un motore ad aria compressa, ho fatto un giro sui link che mi inviato e l'ho trovato molto interessante per farne un post. Le alternative per dare vita a prodotti ecologici e più economici (PER NOI) c'é, esiste. Ma naturalmente nessuno ne parla, i telegiornali preferiscono parlare delle emorroidi della Lecciso, e del tacchino risparmiato da Bush per il giorno del ringraziamento. Io lo posto dategli un'occhiata.



Guy Negre, ingegnere progettista di motori per Formula 1, che ha lavorato alla Williams per diversi anni, nel 2001 presentava al Motorshow di Bologna una macchina rivoluzionaria: la "Eolo" (questo il nome originario dato al modello), era una vettura con motore ad aria compressa, costruita interamente in alluminio tubolare, fibra di canapa e resina,leggerissima ed ultraresistente. Capace di fare 100 Km con 0,77 euro, poteva raggiungere una velocità di 110 Km/h e funzionare per più di 10 ore consecutive nell'uso urbano. Allo scarico usciva solo aria, ad una temperatura di
circa -20°, che veniva utilizzata d'estate per l'impianto di condizionamento. Collegando Eolo ad una normale presa di corrente,nel giro di circa 6 ore il compressore presente all'interno dell'auto riempiva le bombole di aria compressa, che veniva utilizzata poi per il suo funzionamento. Non essendoci camera di scoppio né sollecitazioni termiche o meccaniche la manutenzione era praticamente nulla, paragonabile a quella di una bicicletta. Il prezzo al pubblico doveva essere di circa 18
milioni delle vecchie lire, nel suo allestimento più semplice.
Qualcuno l'ha mai vista in Tv? Al Motorshow fece un grande scalpore, tanto che il sito www.eoloauto.it venne subissato di richieste di prenotazione: chi vi scrive fu uno dei
tanti a mettersi in lista d'attesa, lo stabilimento era in costruzione, la produzione doveva partire all'inizio del 2002: si trattava di pazientare ancora pochi mesi per essere finalmente liberi dalla schiavitù della benzina, dai rincari continui, dalla puzza insopportabile, dalla sporcizia, dai costi di manutenzione, da tutto un sistema interamente basato
sull'autodistruzione di tutti per il profitto di pochi.
Insomma l'attesa era grande, tutto sembrava essere pronto, eppure stranamente da un certo momento in poi non si hanno più notizie.
Il sito scompare, tanto che ancora oggi l'indirizzo www.eoloauto.it risulta essere in vendita.
Questa vettura rivoluzionaria, che, senza aspettare 20 anni per l'idrogeno (che costerà alla fine quanto la benzina e ce lo venderanno sempre le stesse compagnie) avrebbe risolto OGGI un sacco di problemi, scompare senza lasciare traccia.
A dire il vero una traccia la lascia, e nemmeno tanto piccola: la traccia è nella testa di tutte le persone che hanno visto, hanno passato parola, hanno usato Internet per far circolare informazioni. Tant'è che anche oggi, se scrivete su Google la parola "Eolo", nella prima pagina dei risultati trovate diversi riferimenti a questa strana storia. Come stanno oggi le cose, previsioni ed approfondimenti: a.. Il progettista di questo motore rivoluzionario ha stranamente la bocca cucita, quando gli si chiede
il perché di questi ritardi continui. b.. I 90 dipendenti assunti in Italia dallo stabilimento produttivo sono attualmente in cassa
integrazione senza aver mai costruito neanche un'auto.
c.. I dirigenti di Eolo Auto Italia rimandano l'inizio della produzione a data da destinarsi, di anno in anno. Oggi si parla, forse della prima metà del 2006... Quali considerazioni si possono fare su questa deprimente vicenda? Certamente viene da pensare che le gigantesche corporazioni del petrolio non vogliano un mezzo che renda gli uomini indipendenti.
La benzina oggi, l'idrogeno domani, sono comunque entrambi guinzagli molto ben progettati.
Una macchina che non abbia quasi bisogno di tagliandi né di cambi olio,che sia semplice e fatta per durare e che consumi soltanto energia elettrica, non fa guadagnare abbastanza.
Quindi deve essere eliminata, nascosta insieme a chissà cos'altro in quei cassetti di cui parlava Beppe Grillo tanti anni fa, nelle scrivanie di qualche ragioniere della Fiat o della Esso, dove non
possa far danno ed intaccare la grossa torta che fa grufolare di gioia le grandi compagnie del petrolio e le case costruttrici, senza che l'"informazione" ufficiale dica mai nulla, presa com'è a scodinzolare mentre divora le briciole sotto al tavolo...

Links utili: http://www.eoloenergie.it/html/ita.html
http://www.thecar.it/index.asp

lunedì, dicembre 05, 2005

SIAMO SU REPUBBLICA

venerdì, dicembre 02, 2005

microIntervista a MARCO FAILLA
















Cosa é il fumetto per te e come ci sei arrivato?

Bah... io ho cominciato a disegnare da piccolissimo perché mio padre
dipingeva. Ricordo che avevo sempre a portata di mano tantissimi materiali
da disegno. A parte cercare di tenermi lontano dalla roba più "sporcante" i
miei genitori mi hanno sempre incoraggiato oltre il lecito! A volte ho quasi
la sensazione di essere stato destinato: quando verso i tredici anni, come
molti, ho voluto provare a suonare uno strumento mio padre mi voleva
uccidere! Ricordo liti furiose a casa mia perché nulla doveva distrarmi dal
disegno. E pensare che suono ancora... I primi fumetti che ho letto non
limitandomi a guardare le figure erano gli Sturmtruppen di Bonvi intorno
agli otto anni (otto anni miei... non di Bonvi...). Principalmente si
trattava di vecchi remainders che mio padre mi comprava nelle bancarelle di
libri usati... oscar mondadori, eureka pocket... quindi: Jacovitti, Breccia,
Zio Tibia, Andy Capp... Quello che mi ha rapito sin da subito dei fumetti è la
potenza comunicativa che riescono a sprigionare con pochissimi mezzi. Io
trovo che si tratti della forma d'espressione popolare per eccellenza.
chiunque riesce a capire i fumetti! Non sei costretto a mettere il finale
strappalacrime per rientrare nei costi di produzione come succede sempre più
spesso nel cinema! Anche se sei un analfabeta poco male: cercando di dare un
senso narrativo alle figure escono fuori cose interessanti! All'età di
undici anni ho deciso di cercare di diventare un
professionista e ormai non riesco a immaginare di guadagnarmi da vivere
facendo qualcos'altro.



A quale progetto/i stai lavorando?

Dall'inizio della scorsa estate faccio l'inchiostratore per
Monster Allergy. Saltuariamente inchiostro anche varie cose delle Tea
Sisters. In questo momento sto cercando di concretizzare vari progetti come
disegnatore di cui preferisco non parlare per scaramanzia, sto facendo le
copertine per due cd di death metal e fra breve inizierò una breve storia di
furries. Anche se ho quasi sempre lavorato come inchiostratore mi considero
un disegnatore a tutti gli effetti... infatti sono un frustrato.







Quali storie preferisci raccontare?

In realtà non mi interessa molto cosa racconto ma come... certo però
che sarebbe bello potere trattare i temi che mi sono per natura più
congeniali ma se entro in un negozio di fumetti (quasi mai) compro
principalmente in base alla qualità del disegno.mi guardano sempre male
perché apro sistematicamente tutti i fumetti! Anni fa pensavo di avere delle
difficoltà a disegnare roba "edulcorata" ma la mia sete di denaro mi ha
permesso di fare anche questo... purtroppo sono un deviato e non ho ancora
capito come mettere a frutto questo mio difetto:-D In definitiva mi
piacerebbe gravitare fra l'horror e il porno. Mi piace creare un piccolo
"shock" tutte le volte che ne ho la possibilità. il motivo lo ignoro. Sono
fermamente convinto del fatto che le cose sbagliate siano le più divertenti
da fare. Ovviamente non mi riferisco a genocidi omicidi e cattive azioni di
questo calibro... Ci ho ragionato parecchio e sono quasi arrivato a
spiegarlo "scientificamente".il fatto è che ho una scala di valori capovolta
riguardo la maggior parte degli argomenti. Spesso mi ritrovo a pensare quale
potrebbe essere la cosa peggiore da fare nelle diverse situazioni e a come
sarebbe divertente poterlo fare sul serio. Credo che, se lasciato libero, mi
ritroverei avvolto in un vortice di bassezza... meraviglioso! Per fortuna
nei fumetti posso fare quello che voglio senza arrecare danni permanenti a chi
mi sta vicino... spero solo di non influenzare nessuno! Però, nella mia
ottica, influenzare negativamente qualcuno sarebbe uno spasso... potrei
continuare così per ore.


Quali autori italiani ammiri di più?

Battaglia! In genere tutti quelli che sanno raccontare e che non
disegnano a tassametro. e, anche se sono la stragrande minoranza, ce ne sono
parecchi! Non amo molto i Bonelli... anche se ne conosco uno bravissimo!



Cosa pensi delle Scuole di Fumetto?

Io ne ho frequentata una per un anno ed è stata un'esperienza
positivissima. Però mi innervosivano alcuni miei colleghi figli di papà che
non sfruttavano al meglio l'opportunità datagli dai rispettivi "papy".
Insomma: se viene scelta con cura e si ha determinazione e un minimo di
spirito di sacrificio una scuola specifica può aiutare molto. Nel corso
degli anni mi è capitato di essere coinvolto in qualità di insegnante in
diverse scuole o corsi dedicati al fumetto ed è bello vedere qualche allievo
che va avanti.





Come vedi il mercato italiano oggi?

Malissimo!! La stragrande maggioranza degli editori italiani sono
inadeguati per non dire peggio (tipo che sono degli stronzi...) Credetemi se
vi dico che mi piacerebbe potere pensare il contrario... non sarebbe affatto
male potere sperare di lavorare bene in italia! La maggior parte di quello
che esce in edicola prodotto in italia è, a mio avviso, solo spazzatura. Il
fatto che gli autori sono spesso sottopagati non aiuta affatto. Bisognerebbe
farsi un piccolo esame di coscienza, paragonare il nostro mercato con gli
altri e smetterla di pubblicare copie di copie di copie. L'italia è
notoriamente un paese pieno di gente furbissima: se una cosa piace nel giro
di un istante ci sono in giro i cloni. Andrebbe anche bene se poi sti cloni
non rimanessero in giro per venti anni! Qui nessuno vuole rischiare di
perdere neanche un euro! Qui c'è ancora gente convinta di
arricchirsi scopiazzando qualche fenomeno editoriale di metà anni ottanta!
Altri che cercano di copiare se stessi senza riuscirci! Basta!! Ormai certi
modelli sono indubbiamente improponibili!! Eppoi quello che mi stupisce di
più sono i lettori: ma perché? Perchè pagare per leggere certa roba? Un bel
diluvio universale-editoriale potrebbe non essere una cattiva idea.


Ogni autore ha un suo "sogno proibito", un desiderio,
una storia da scrivere un personaggio da creare... il
tuo qual è?




Non saprei...sai che non ci ho mai pensato? In questo momento sono occupato
a sperare nella soluzione di problemi più materiali. Magari non appena sarò
diventato un famoso disegnatore multimiliardario qualcosa mi verrà in
mente...

NUOVA STAGIONE GIORNALISTICA

Nati puramente per caso, Le MicroInterviste tornano a grande richiesta. Molti amici, hanno piacevolmente gradito l'idea e me ne hanno chieste altre. eccoli accontentati.
Le domande rimangono sempre quelle, e le risposte continuano ad essere sempre le più disparate e assolutamente diverse da autore ad autore.

giovedì, dicembre 01, 2005

PRESENTAZIONE DA ALTROQUANDO













Per Avatar saranno presenti Rossana Baldanza (creatrice e sceneggiatrice), Claudio Stassi (disegnatore), Sergio Algozzino (copertinista), Gianluca Gugliotta (disegnatore), Antonio Panepinto (sceneggiatore), Alessandro Bianco (disegnatore), Maurizio Clausi (grafico); per Avalonia interverrà invece Roberto di Salvo, disegnatore dello special, oltre che del primo numero della scorsa serie.
Saranno ovviamente elargiti disegni al pubblico.

Per informazioni:
Altroquando, c.so Vittorio Emanuele 145
091.6114732
altroquando@tin.it