mercoledì, dicembre 07, 2005

MIcroIntervista ad ANDREA ACCARDI


- Cosa é il fumetto per te e come ci sei arrivato?

Alla lettura dei fumetti mi ci ha abituato mio padre, che è un appassionato, ma lo era ancor di più ai tempi di Pratt e Battaglia. Per me il fumetto è sempre stato AVVENTURA,


- A quale progetto/i stai lavorando?

Sto lavorando sempre con Massimiliano de Giovanni a diversi progetti: finire Barcode per l'italia e seguirne la pubblicazione in francia, idem per la trilogia a colori in maxi formato di Matteo e Enrico per Soleil . Una nuova storia quotidiana sempre per la francia. Con Luca Enoch, un progetto ancora segreto! Infine, e non contemporaneamente, dovrei disegnare un altro episodio di John Doe con Bartoli e Recchioni.





-Quali storie preferisci raccontare/ disegnare?

Anche se ho un genere di storie preferite, in realtà è il modo in cui raccontarle che fa per me la differenza. Le emozioni e i sentimenti per me sono alla base di ogni storia, per questo forse mi trovo così bene con Massi.


- Quali autori italiani ammiri di più?

Molti, tanti, troppi, sarebbe comunque una lista incompleta, ne dico uno, l'ultimo in ordine di affezione, GIPI! Eccezionale.

-Cosa pensi delle Scuole di Fumetto?

Facilitano un contatto diretto dei ragazzi (alunni) con autori, più o meno affermati/professionisti del fumetto.



- Come vedi il mercato italiano oggi?

C'è davvero un mercato? A me sembra di vedere solo qualche negozio!

-Ogni autore ha un suo "sogno proibito", un desiderio, una storia da
scrivere un personaggio da creare... il tuo qual'é?

Una storia alla quale sto lavorando da tre anni, la storia di un soldato romano e un Elefante Africano durante la prima guerra punica!

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